LE QUOTAZIONI DEI METALLI
IN TEMPO REALE

Il seguente grafico ti aggiorna in tempo reale sulle quotazioni dei principali metalli preziosi (*)
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LA STORIA
DEI METALLI PREZIOSI

ORO

L’oro è l’elemento chimico di numero atomico 79. Il suo simbolo è Au (dal latino “aurum”). È un metallo di transizione tenero, pesante, duttile emalleabile di colore giallo. L’oro, il rame e il cesio sono gli unici elementi che allo stato metallico, in condizioni standard, sono colorati (dotati di tinta). Inattaccabile dalla maggior parte dei composti chimici, viene aggredito solo dall’acqua regia, dallo ione cianuro e dal mercurio. Si trova allo stato nativo sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali.
Viene usato per coniare monete ed è uno standard monetario per molte nazioni. Si usa inoltre in odontoiatria, gioielleria e nell’industria elettronica. Il suo codice ISO come valuta è XAU. Come gli altri metalli preziosi, l’oro viene quotato al grammo o all’oncia troy. La sua purezza è misurata in carati, con una scala che fissa a 24 carati l’oro puro, oppure usando un valore a tre cifre decimali 750⁄1000 = 75%. L’oro utilizzato in gioielleria può avere una purezza massima di 18k, in quanto una proporzione maggiore ne renderebbe impossibile la lavorazione e presenta una colorazione bianca o rossa, a seconda del tipo di lega (con argento o rame). L’oro puro (24k o 999,99) è utilizzato soltanto per i lingotti da investimento.

ARGENTO

L’argento è l’elemento chimico di numero atomico 47. Il suo simbolo è Ag (dall’abbreviazione del latino argentum). È un metallo di transizione tenero, bianco e lucido; fra tutti i metalli è il migliore conduttore di calore ed elettricità. In natura si trova sia puro che sotto forma di minerale. Si usa nella monetazione, in fotografia e in gioielleria, in cui è protagonista di un’intera branca, l’argenteria, che riguarda coppe, vasi, ciotole, vassoi, cornici e posate da tavola. In base alla percentuale di argento puro presente nella lega metallica viene determinato il titolo dell’argento. I lingotti d’argento in commercio hanno normalmente titolo 999/1000, la lega è composta cioè del 99,9% d’argento puro. Di solito i gioielli e gli oggetti di argento hanno invece titolo 800 e 925. I metalli più utilizzati in lega con l’argento sono rame e zinco. Sono numerose le monete realizzate in argento, tra le quali le famosissime 500 Lire coniate dal 1957 dalla Zecca italiana.

PLATINO

Il platino è l’elemento chimico di numero atomico 78. Il suo simbolo è Pt. È un metallo di transizione malleabile e duttile (è il metallo più duttile dopo oro e argento) di colore bianco-grigio. Resiste alla corrosione e si trova sia allo stato puro che in alcuni minerali di nichel e rame. È usato in gioielleria, in odontoiatria, nella realizzazione di attrezzi da laboratorio, contatti elettrici e dispositivi anti-inquinamento delle automobili, come i catalizzatori.

MONETE

Il valore delle monete d’oro dipende dal peso, dalla percentuale (titolo) dell’oro rispetto agli altri metalli in lega e dalla quotazione della borsa. Per questo le monete d’oro sono dette monete di borsa. Tipiche monete di borsa sono le annate comuni dei marenghi (20 lire) o delle sterline. Analogamente la cosa vale anche per molte monete d’argento che non presentano particolare interesse collezionistico.

Alcune monete di borsa sono:

  • Sterlina d’oro Gran Bretagna – peso 7.98 g; diametro 22,12 mm; titolo 22 carati (916);
  • Marengo Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Austria – peso 6,45 g; diametro 21 mm; titolo 21,6 carati (900);
  • 50 pesos Messico – peso 41,66 g; diametro 37 mm; titolo 21,6 carati (900).

STERLINA

Sovrana (ingl. Gold Sovereign) è il nome di quella che oggi è una delle più diffuse monete d’oro, emessa per la prima volta nel 1489 da Enrico VII.  Il nome “Sovereign” deriva dal maestoso ritratto impresso sulla moneta, che mostrava il re seduto in trono. Al rovescio era rappresentato invece lo stemma reale con la rosa dei Tudor. La coniazione della sovrana fu interrotta nel 1604 e riprese nuovamente nel 1817, con un nuovo rovescio: San Giorgio a cavallo che uccide il drago, inciso da Benedetto Pistrucci. Lo stesso disegno è ancora in uso nella sovrana d’oro coniata nel Regno Unito, anche se altri rovesci sono stati usati durante il regno di Guglielmo IV, Vittoria, Giorgio IV ed Elisabetta II. In Italia è comunemente indicata col nome di sterlina d’oro e fa parte delle monete di borsa.

Peso 7,98 g; diametro 22,12 mm; titolo 22 carati (916).

ARGENTO SHEFFIELD

Sheffield è una speciale copertura di argento su rame che prende il nome dalla cittadina inglese dove nel 1743 fu sperimentata per la prima volta, ad opera del coltellaio Thomas Boulsover. La tecnica consiste nell’applicare un foglio d’argento di considerevole spessore sulle superfici di rame, in lega con 1/5 di ottone. Il lingotto così preparato viene fuso in forno e fatto poi passare attraverso dei rulli in modo da ridurlo in fogli dello spessore desiderato. Può essere poi lavorato con le stesse forme e tecniche dell’argento.

Nell’immagine seguente i vari simboli dell’ argento Sheffield.

Simboli Argento Sheffield

SILVER PLATED

Il termine silver plated individua un manufatto realizzato con un metallo non nobile (es. rame o ferro) o una lega metallica (peltro, alpaca, ottone, ecc.), rivestito in argento, indipendentemente dalla tecnica impiegata per ottenere tale risultato. Nella maggioranza dei casi si tratta di superfici di ottone o rame ricoperte di argento mediante elettrolisi. Una particolare tecnica, in uso fin dal XVIII secolo, è quella del close plating, attraverso la quale è possibile rivestire in argento manufatti in ferro o acciaio. Questa tecnica (contrariamente al più noto old sheffield plating) non aveva lo scopo di risparmiare sull’elevato costo di mercato dell’argento, ma semplicemente quello di poter realizzare oggetti che avessero, per il loro particolare utilizzo, una resistenza più elevata dell’argento sterling.